Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e dei rifiuti e norme di organizzazione delle funzioni relative alla gestione dei servizi pubblici locali dell'ambiente
LEGGI TUTTOProposta di legge per l'Economia circolare nella gestione dei rifiuti: modifiche alla legge regionale 16/2015.
Una legge per l'autonomia energetica.
LEGGI TUTTOStop al consumo di suolo
LEGGI TUTTOEcco le 4 proposte di legge di iniziativa popolare che ti chiediamo di firmare ai nostri banchetti!
√ Dichiara acqua e rifiuti beni pubblici comuni chiede di favorire la ripubblicizzazione dei servizi di acqua e rifiuti.
√ Abolisce l’Ambito unico regionale per Ambiti di dimensioni provinciali restituendo maggiori poteri ai comuni e alla popolazione attraverso processi partecipativi.
√ Detta principi, criteri e regole per la salvaguardia delle risorse acqua e rifiuti.
√ assume il principio di riduzione dell’uso delle risorse all’interno dei limiti del pianeta ponendo come criterio nella gestione dei rifiuti la massima riduzione degli sprechi e dei rifiuti non riciclati con l’obiettivo di scendere sotto i 100 kg procapite entro il 2027.
√ propone una progressiva fuoriuscita dall’incenerimento in quanto fattore di emissioni inquinanti e climalteranti, indicando in modo non generico ma puntuale l’alternativa nelle pratiche di riduzione dei rifiuti, nella raccolta porta a porta, nel riuso, nella selezione del rifiuto residuo e nella riprogettazione dei beni non riciclabili.
√ indica gli strumenti economici per giungere a raccolte di qualità che riducano al massimo gli scarti.
√ Poiché l’energia rinnovabile, al contrario della fossile, è distribuita e può essere prodotta ovunque pone i comuni come protagonisti della pianificazione della sua produzione e le comunità energetiche come soggetti della trasformazione energetica puntando ad una autonomia almeno per il 70% dei consumi e trasformando i consumatori in prosumer (consumatori-produttori).
√ indica obiettivi e strumenti di produzione di energia rinnovabile al 2035 e di riduzione di gas serra.
√ la Regione ha la responsabilità di individuare i siti più idonei e pianificare la produzione per il restante 30% di energia occorrente non lasciando ai privati tale compito, e di regolamentare e supportare la programmazione dei comuni.
√ sancisce la necessità di contrastare in modo deciso il consumo di suolo, essendo il suolo un bene comune e una risorsa limitata e non rinnovabile fornitrice di funzioni/servizi vitali.
√ indica la priorità del riuso e della rigenerazione dell’esistente patrimonio insediativo ed infrastrutturale e detta le regole per la rigenerazione delle aree urbane.
√ impone a tutti gli Enti territoriali il censimento dell’esistente e la revisione dei piani urbanistici